venerdì 9 settembre 2016

L'altalena



Era un pomeriggio come tutti gli altri, Giò decise di ripercorrere la storia della sua adolescenza.

Si recò con la sua Renault 4 di color rossa del 1980 in un luogo che le ricordava i più bei anni della sua vita, spensierati ed allegri.

Durante il tragitto che la portava in quel posto dove è cresciuta con i suoi nonni ed i suoi genitori,rifletteva come sarebbe stato senza aver vissuto li, in quella casa di campagna isolata dal resto del mondo.

Sembrava come se la sua auto conoscesse già la strada per arrivarci ed il suo andare era accompagnato dal fruscio e dal movimento degli alberi di ulivi che erano ai lati della strada.

Giunse ad un certo punto in una strada sterrata, di pietriccio bianco e di fronte si intravedeva un muretto a secco intatto, sembrava quasi nuovo.

Era quello il luogo magico che Giò sognava di rivedere dopo tanto tempo. Scese dalla sua macchina e quasi quasi i suoi occhi cominciarono a lacrimare, era emozionata ma nello stesso tempo contenta di aver deciso di recarsi qui.

Si incamminò oltre il cancello di legno e vide da lontano la vecchia casa dove era vissuta da piccola. per circa 10 anni, per ogni stagione estiva. Era una piccola e semplice abitazione ora quasi pericolante che un tempo sembrava la più bella casetta che si potesse avere. Qui si viveva felici, attimi di dolcissimi ricordi.

Aveva ancora impressa la casa nella sua mente.

Ecco che un ricordo prese il sopravvento su tanti:
  • era un caldo pomeriggio e con mia sorella ed i miei cuginetti di età compresa tra i 4 anni ed i 10, giocavamo sotto gli alberi di ulivi secolari, salivamo su un altalena che era posizionata tra i rami dei grandi alberi, formata da due grosse funi ed una base di legno usata per seduta. Era il più bel gioco dei miei tempi, pensò Giò. Da lassù vedevo tutto intorno a me, sembravo volare, da lì, tutto intorno a me sembrava più bello.
Questo dolcissimo pensiero non la lasciò per tutta la giornata.

Cominciò quindi ad incamminarsi verso la strada di ritorno ma decise di ritornarci presto per poter “rivedere” attimi della sua bella fanciullezza.

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